La fotografia di food and beverage e lo sport, a prima vista, sembrano due mondi lontani. Eppure, per me che ho vissuto entrambi, sono molto più simili di quanto si possa immaginare. In questo articolo ti spiego perché, e cosa ho imparato sul campo – e dietro l’obiettivo.
La disciplina: la base per ogni miglioramento
Che tu sia uno chef, un bartender o un fotografo, la regola è la stessa: senza disciplina non vai da nessuna parte.
Nel mondo dello sport ti alleni ogni giorno, anche quando non ne hai voglia. La stessa cosa vale nella fotografia di food and beverage: si prova, si sbaglia, si riprova. Ci vuole pazienza, costanza e tanta voglia di crescere.
Il lavoro invisibile che fa la differenza
Dietro ogni piatto perfettamente impiattato e ogni scatto che fa venire l’acquolina in bocca, c’è un lavoro che spesso non si vede. Come un atleta che si allena lontano dai riflettori, anche un fotografo professionista di food and beverage dedica tempo allo studio, alla ricerca dell’idea giusta, alle prove tecniche.
Il risultato finale? Solo la punta dell’iceberg.
Il momento giusto: cogliere l’attimo
Ogni chef conosce quell’istante in cui il piatto è pronto, perfetto. Lo stesso vale per il fotografo: luce, composizione, atmosfera… tutto si allinea in un secondo.
Come nello sport, hai poco tempo per fare la scelta giusta. O la perdi, o fai canestro.
L’importanza del gioco di squadra
Nella fotografia di food and beverage non si lavora mai da soli. Ogni scatto è il frutto di una collaborazione tra chi cucina, chi impiatta, chi allestisce e chi scatta.
Un bartender che prepara un cocktail con cura, uno chef che cura ogni dettaglio del piatto, un fotografo che sa come valorizzarlo: ognuno ha il suo ruolo, e se tutti fanno la loro parte, il risultato è straordinario.
La pressione: trasformarla in forza
Durante uno shooting importante, come in una finale, senti la pressione. Ma è proprio lì che devi restare lucido. Servono concentrazione, sangue freddo e fiducia in sé stessi.
Che tu stia fotografando per un ristorante stellato o per una nuova apertura, la capacità di gestire il momento fa tutta la differenza.
Conclusione: emozione, passione e istinto
Sia lo sport che la fotografia di food and beverage ti insegnano a sentire il momento, a dare tutto, a metterci il cuore. Sono mondi fatti di passione, attenzione ai dettagli, e quel pizzico di magia che fa brillare ogni risultato.
È per questo che li vivo allo stesso modo. E forse, anche tu – che sia un chef, un bartender o semplicemente un appassionato – potresti iniziare a vederli così.
foto di copertina scattata da Cristiano Politini | mycameraroll.raw